Viaggiavano a bordo della potente Cupra (presa a noleggio) con targa ceca intercettata sul Lotto 0 e poi bloccata dal traffico alla Madonna delle Grazie. sono ricercati nella zona tra il Campo della Fiera e via Masci
TERAMO – Inseguimento a folle velocità in centro e batteria di potenziali ladri di appartamento neutralizzata o quantomeno… appiedata: l’auto su cui fuggivano dalla Polizia è finita in un’aiuola alla Madonna delle Grazie e i due a bordo sono fuggiti a piedi. E’ successo in piena ora di punta, attorno alle 17:30. I poliziotti di una Volante della Polizia di Stato hanno intercettato l’auto sospetta, una Cupra con targa ceca, sul Lotto 0: Alla vista degli agent4i che hanno cercato di fermare il potente Suv per un controllo, il conducente ha accelerato in direzione dello svincolo Teramo Centro, zig-zagando tra la fila di autovetture per imboccare poi la circonvallazione Spalato.
L’inseguimento è stato ad alto rischio, per il poco spazio tra le macchine in percorrenza sull’arteria cittadina. La Volante ha tenuto il passo della Cupra fino a piazza Caduti della Libertà, alla Madonna delle Grazie: qui i poliziotti hanno indotto all’errore il conducente, che trovando chiusa dalla colonna di auto viale Marco Pannella, di fronte alla Noè Lucidi, ha svoltato dietro al monumento dei Caduti, pensando fosse una deviazione della via carrabile e incocciando contro il marciapiede: la Cupra ha forato il pneumatico anteriore finendo la sua corsa contro una macchina parcheggiata, e chiusa dietro dalla Volante.
I due a bordo hanno abbandonato l’auto ancora accesa e con le frece d’mergenza per dileguarsi nel buio della zona degli uffici finanziari, dapprima entrando in una casa al numero 2 di via Orto agrario, poi uscendo per imboccare la sottostante via Masci dove hanno fatto perdere le proprie tracce.
A bordo della Cupra abbandonata (intestata a una società di noleggio auto) c’erano arnesi da scasso, segno evidente che i due erano diretti in perlustrazione in città per colpire in qualche abitazione. Adesso sono cercati nella zona tra il parco fluviale e l’area della Gammarana, che hanno potuto raggiungere facilmente a piedi con il favore dell’oscurità.